immondiziadinuovo

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La discarica a cielo aperto sulla SS 113 a Cinisi è un problema di tutti. Occorrono interventi risolutivi con la collaborazione di istituzioni, enti e cittadini

Lo scarico abusivo dell’immondizia nel nostro territorio è un problema molto serio, che sta raggiungendo livelli di gravità preoccupanti per la salute e la sicurezza di tutti i suoi abitanti.
Anche di coloro che, non curanti di divieti, telecamere e denunce, continuano a perpetuare questo comportamento incivile.
Dopo la mia denuncia di qualche giorno fa riguardo la situazione venutasi a creare sulla SS 113 a due passi dalla storica pizzeria della mia famiglia, la discarica a cielo aperto è tornata a “rifiorire”.
A poco meno di ventiquattro ore dall’intervento di ripulimento del comune, i soliti ignoti si sono ripresentati puntualmente nelle ore più diverse e – come vedete nella foto – i rifiuti sono ritornati a comparire in maniera esponenziale.
Anche se dobbiamo riconoscere la buona volontà da parte del sindaco e dell’amministrazione  comunale di Cinisi, non possiamo non denunciare che questi interventi arrivano sempre con ritardo e sempre e solo quando l’emergenza è ormai palese.
Nel periodo estivo questo problema ha assunto dimensioni impressionanti mettendo a rischio la salute dei cittadini, la sicurezza stradale e l’ordine pubblico. Dopo una serie di disagi e di difficoltà, anche per la mia attività che, stando accanto a questo scempio, non ha potuto non avere ripercussioni, non potevamo più stare in silenzio.
Quello che sta succedendo è grave e, allo stesso tempo, paradossale.
Basta elencare una serie di avvenimenti.
Le telecamere installate dal comune di Cinisi sono state distrutte per ben due volte. Le nottate sono state movimentate da uno scarico continuo di moto –ape guidate da “scagnozzi” assoldati da chissà quale ristorante o altra struttura ricettiva vicina.
Il padrone della proprietà al confine con la nostra si è trovato di fronte a una catasta di rifiuti tanto da avere difficoltà ad aprire il cancello per entrare in casa sua.
Per tutta l’estate una persona da noi incaricata si è dedicata esclusivamente alla rimozione dei sacchetti di immondizia davanti alla pizzeria. Senza tralasciare l’operato dei cani randagi che fanno festa lasciando scarti vari dappertutto e la presenza ormai fissa di topi che scorrazzano tra i rifiuti.
Questo stato di cose mina molto la salute dei cittadini, anche perché tra gli scarti ci sono materiali nocivi e la puzza comincia a infondersi nell’aria.
Ma l’emergenza riguarda anche la sicurezza stradale, i rifiuti stanno invadendo la corsia della SS 113 costituendo un pericolo per gli automobilisti.
Di fronte a tutto questo riteniamo che non siano necessari interventi spot, ma interventi strutturati che abbiano l’obiettivo di risolvere il problema e non di tamponarlo.
E’ venuto il momento di fare sul serio, intensificando i controlli da parte delle forze dell’ordine, punendo quella parte di cittadini senza scrupoli che continuano ad alimentare questo disagio ambientale, verificando il tasso d’inquinamento, bonificando la zona utilizzando muri e recinzioni.
Nessuno si può esimere. Comune di Cinisi, Regione Sicilia, Anas e Asl devono prendere provvedimenti in questo senso prima che diventi troppo tardi.
E neanche noi cittadini che abbiamo la responsabilità di innescare un circolo virtuoso di atteggiamenti e di comportamenti civili e non possiamo tacere.
La mia denuncia non è finalizzata a difendere la pizzeria della mia famiglia, che negli anni è diventata un punto di riferimento per attività antimafia e per personaggi importanti che operano in questo mondo, grazie alle iniziative realizzate in collaborazione con Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.
Se fosse così richiederemmo dei danni, causati alla nostra attività da tutta questa situazione. Ma non è il nostro stile.
Il nostro obiettivo è salvaguardare i diritti fondamentali degli abitanti di questo territorio e difenderne la bellezza.
E per raggiungerlo saremo in prima linea, ci rimboccheremo le mani, insieme a Casa Memoria e a tutti coloro che hanno a cuore la salute pubblica, la sicurezza e il decoro del nostro paese, che siano istituzioni o singoli cittadini.

Giovanni Impastato

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