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In questi giorni, a Roma, Casa Memoria ha partecipato a due iniziative promosse dall’associazione che da sedici anni porta avanti un progetto a sostegno della popolazione dello slum Deep Sea di Nairobi, in Kenya

In questi giorni, a Roma, Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato ha partecipato ad alcune iniziative, accanto ad AfrikaSì Onlus, l’associazione che, da sedici anni, opera nello slum Deep Sea di Nairobi in Kenya e con la quale collaboriamo per il progetto “Diritti allo studio e Legalità”, portando nelle scuole il valore della dignità dell’uomo e della difesa dei diritti negati.
Lunedì 7 dicembre, presso la Camera dei Deputati, è stata inaugurata la mostra fotografica “Life in the SLUM – Through our eyes”, che illustra la realtà delle baraccopoli raccontata attraverso gli occhi di giovani nati e cresciuti nello slum Deep Sea. La mostra è il frutto di un corso, organizzato da AfrikaSì e iniziato dal fotografo Adriano Castroni nel 2006.
Un progetto lungo e intenso che ha permesso di assecondare il desiderio di questi giovani di avvicinarsi al mondo della fotografia e di raccontare la natura ambigua e complessa della loro terra. Un susseguirsi di volti, luoghi e scorci per raccontare la vita di milioni di anime che popolano le baraccopoli africane.
La mostra, nei mesi scorsi, è stata esposta anche a Cinisi, presso l’ex casa Badalamenti. Fino al 18 novembre, l’esposizione è visitabile alla Camera dei Deputati (ingresso di Piazza Campo Marzio 42) dalle ore 10 alle ore 18, escluso il sabato e la domenica.

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Insieme ad AfrikaSì Onlus, presente in alcuni teatri romani a sostegno del progetto a Nairobi, Casa Memoria è intervenuta ieri al Teatro Vittoria per omaggiare la compagnia di uno spettacolo intenso e struggente, che racconta la storia de La Plata Rugby, un gruppo di ragazzi che alla fine degli anni ’70, nell’Argentina della dittatura dei militari, venne decimato dalla ferocia degli emissari di Videla ma che rimase in campo a giocare fino alla fine del campionato.
Lo spettacolo “Mar Del Plata. Gli ‘angeli del rugby’ che osarono sfidare il regime argentino”, diretto da Giuseppe Marini e scritto da Claudio Fava, sceneggiatore anche dei Cento Passi insieme a Monica Zapelli, è un forte richiamo ai diritti negati, che ancora oggi sono perpetuati nei confronti dei più deboli e in difesa dei quali AfrikaSì e la nostra associazione si battono mettendo in atto iniziative che possano servire a sensibilizzare e a scalfire l’indifferenza che troppo spesso cala su situazioni di violenza e di mancanza di rispetto della dignità umana.
“Noi non molliamo”, ha detto la presidente di AfrikaSì, Alessandra Tiengo. Giovanni Impastato, presente alla rappresentazione, ha sottolineato le analogie e i riferimenti storici in comune tra la storia dei ragazzi de La Plata Rugby e la storia di Peppino. Erano gli anni in cui Peppino combatteva contro la mafia e stava per essere ucciso, gli anni in cui la dittatura di Vileda “si rifaceva l’immagine” con il Mondiale di Calcio, svoltosi proprio in Argentina nel 1978.
“Continuiamo a portare avanti la memoria di Peppino – ha detto Giovanni Impastato – e ricordando le sue lotte per i diritti negati portiamo avanti battaglie antimafia contro ogni ingiustizia sociale che leda i diritti umani e rechi violenze alle persone più deboli, come nel caso degli abitanti delle baraccopoli a Nairobi. Ecco perché sosteniamo e continueremo a sostenere AfrikaSì nei suoi progetti e nelle sue battaglie”.

Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato

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