simona mafai3-2

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Diamo il nostro ultimo saluto a Simona Mafai, tra le fondatrici della rivista di donne Mezzocielo, divenuta Senatrice per il PCI nel 1976 e Consigliera comunale a Palermo negli anni ’80, sempre per lo stesso partito che lasciò nel 1990. 

Era figlia di due pittori, Mario Mafai e Antonietta Raphael. Da giovanissima, durante il regime fascista, subì gli effetti delle leggi razziali, nel 1938 fu espulsa dalle scuole pubbliche insieme alle sorelle Miriam e Giulia perché la madre era ebrea. Ancora giovane divenne militante del Pci. Si trasferì in Sicilia dopo il matrimonio con Pancrazio De Pasquale, dirigente del PCI e presedente dell’ARS.

In Sicilia lottò contro il patriarcato, per i diritti e per l’emancipazione delle donne. E’ stata sempre impegnata anche nella lotta alla mafia.

Simona si è spenta oggi a Palermo, aveva quasi 91 anni, ma era ancora un punto di riferimento per tanti e tante. E’ stata un grande esempio per molte donne che hanno scelto come lei di essere impegnate in ambito politico e culturale e che dai suoi scritti hanno tratto ispirazione. Pochi anni fa aveva pubblicato sulla rivista Mezzocielo una recensione al libro “La mafia dimenticata” di Umberto Santino, libro che indaga sugli inizi della mafia nella seconda metà dell’800, mettendo in risalto il tema delle donne affrontato nel libro, donne combattive del popolo di Palermo che avevano fiducia (purtroppo di sovente malriposta) nella giustizia, o donne rapite, violentate ed anche uccise dai mafiosi e dai loro protettori.

Come hanno scritto Umberto Santino e Anna Puglisi nel loro saluto a Simona Mafai, il Centro Impastato ha potuto contare sulla sua condivisione della proposta del Memoriale-laboratorio della lotta alla mafia – No Mafia Memorial.

Simona Mafai sarà sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri.

 

Evelin Costa

Casa Memoria 

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