Oggi ricorre l’anniversario dell’assasinio dell’anarchico Pinelli, avvenuto tre giorni dopo la strage di Stato di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969. Pino Pinelli venne buttato giù da una finestra della questura di Milano, dopo l’interrogatorio che avrebbe dovuto confermare la montatura per incolpare gli anarchici e salvaguardare i fascisti, complici con i servizi segreti dello Stato, che avevano organizzato la strage per alimentare la nota “strategia della tensione” e distruggere il movimento anarchico e comunista e le lotte studentesche ed operaie di quel periodo.
In questa giornata di memoria, Giovanni Impastato ha fatto pervenire un comunicato a Claudia Pinelli, figlia di Pino, nostra amica e compagna di lotta.
“Dopo il ricordo di mia madre Felicia del 7 Dicembre voglio salutare un’altra donna coraggiosa e piena di dignità, Licia Pinelli, moglie dell’anarchico Pino Pinelli ucciso il 15 Dicembre del ’69, buttato giù dalla finestra di una stanza della questura di Milano, dove era trattenuto per accertamenti in seguito all’esplosione di una bomba collocata dai fascisti in Piazza Fontana del 12 Dicembre 1968.”
Nella foto in basso Giovanni Impastato e Licia Pinelli
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