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anche Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato aderisce all’appello promosso da Libera, Gruppo Abele, Arci, Legambiente, ANPI e dal giornalista Francesco Viviano.

“Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità”.

Vogliamo dare un segnale di umanità e solidarietà in alternativa al cinismo di chi specula sulle paure e le difficoltà economiche e sociali fomentando una guerra tra poveri e contro i poveri. Vogliamo mettere in primo piano la vita, la cultura, l’impegno, il bene comune, la difesa dell’infanzia, i diritti civili e sociali.

Non vogliamo che delle persone debbano morire o debbano subire violenza e razzismo solo perché stanno cercando una speranza di vita migliore, non vogliamo più vittime nel Mediterraneo. Ricostruiamo una solidarietà dal basso e difendiamo la libertà ed i diritti di tutti/e, soprattutto dei più deboli e degli sfruttati.

Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato Onlus

L’appello

Una #magliettarossa per #fermarelemorragia di umanità

indossiamo una maglietta rossa per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà

Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Aylan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori. Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini.

d. Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo Abele

Francesco Viviano, giornalista

Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci

Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente

Carla Nespolo, presidente nazionale ANPI

per adesioni organizzazione@libera.it

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