A ricevere il riconoscimento due artisti eclettici, che mettono il teatro, la loro arte, al servizio di una “rivoluzione culturale”, strada da percorrere verso il cambiamento
Quest’anno il Premio Musica e Cultura ha scelto di premiare due artisti eclettici, che utilizzano la loro arte, in modo innovativo e originale, per trasmettere messaggi di impegno civile e di denuncia sulle questioni importanti del nostro tempo.
A salire sul palco, per ritirare il Premio Musica e Cultura, giunto alla sua settima edizione, saranno Annalisa Insardà e Flavio Oreglio.
Il pubblico del 9 maggio ha già avuto modo di conoscere da vicino e di apprezzare Annalisa Insardà, l’anno scorso.
L’attrice, che ha ricoperto tanti ruoli nel cinema, nel teatro e in televisione (ha interpretato Renata, la cognata di Lea Garofalo, nel film “Lea” di Marco Tullio Giordana), ha portato sul palcoscenico di Cinisi “Reality shock”, uno spettacolo teatrale che denuncia ogni forma di privazione della libertà.
E proprio a Cinisi, durante la sua rappresentazione, ha cantato per la prima volta la canzone ispirata a Peppino Impastato “… e sale quanto basta”.
Il Premio Musica e Cultura ha scelto Annalisa Insardà: “per mettere la propria arte al servizio di una rivoluzione culturale, una rivoluzione gentile, ma determinata. Il teatro è forse il metodo efficace per raggiungere e toccare le corde sensibili di un individuo. E’ in grado di sprigionare una contagiosa emotività che consente di modificare le coscienze. Un grande artificiere che può disinnescare i meccanismi di distruzione sociale.
Il teatro di Annalisa Insardà è un’arte vigorosa, energica, piena di passione ed emotività. Caratteristiche che sono quel “… sale quanto basta” – come ci ricorda la sua canzone ispirata a Peppino – per un impegno civile in grado di imboccare la strada del cambiamento”.
Nella serata dell’8 maggio, presso l’atrio comunale di Cinisi, l’attrice ci regalerà un altro dei suoi monologhi.
Flavio Oreglio è nato artisticamente a metà degli anni ’80 nei locali dei Navigli a Milano. Musicista, attore, cultore del Teatro Canzone, si esprime da sempre coniugando riflessione e umorismo, comicità e poesia, satira e impegno civile.
Il Premio gli viene riconosciuto “per la freschezza e la modernità che la sua arte continua a esprimere. Chiaro, conciso e senza fronzoli, grazie ai veloci tratti della sua scrittura breve, la “brev art” come la chiama lui, affronta con ironia le tematiche dell’oggi scoprendo le nudità della vita quotidiana: quegli aspetti contraddittori che ne costituiscono la faccia più pericolosa ma, al tempo stesso, più divertente. Da sempre individua la ‘rivoluzione culturale’ come tratto più importante della semplice e banale ‘rivoluzione politica’. Uno degli artisti più versatili e completi del nostro tempo, che preferisce far ridere e pensare, piuttosto che pensare di far ridere”.
I due artisti ritireranno il loro Premio il 9 maggio, nel corso della serata che si svolgerà a partire dalle ore 20.30 nell’atrio comunale. Oltre al Premio Musica e Cultura, il programma ricchissimo prevede: il laboratorio teatrale “La notte inghiotte la città” e i concerti della cantante folk Matilde Politi e del rapper Kento, partecipante alla rassegna cantautori “Premio Tenco”.
Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato
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