arrivo a Aquila

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La Rotta dei Poeti racconta la storia di Movimento Tellurico, un’associazione in cammino per la difesa del territorio e la messa in sicurezza del nostro Paese

Trekking, ecologia e solidarietà. Sono le tre punte di diamante di Movimento Tellurico, un’associazione di promozione sociale che riunisce persone amanti dell’escursionismo, della natura, dell’ambiente.
Un cammino, quello di tutti loro, che non è solo scoprire e riscoprirsi, ricercare il contatto con se stessi e con l’elemento naturale, vagando per sentieri conosciuti e meno conosciuti. Il loro cammino è anche impegno, manifestazione itinerante per un obiettivo importante come la difesa del territorio. Tutti loro si mettono in cammino per scuotere le coscienze, risvegliare gli animi, far pensare e tessere una tela di relazioni che possa collegare tanti puntini e formare un nuovo disegno per il nostro Paese.
“Questo Movimento – mi racconta il presidente Enrico Sgarella – è nato da un gesto di ribellione. Qualche anno fa ero in auto, stavo passando per Pescasseroli, comune in provincia dell’Aquila. Erano trascorsi due anni e mezzo dal tragico terremoto, e qualcuno in radio aveva il coraggio ancora di parlare del ponte sullo stretto di Messina. Mi sono detto è ora di muovermi. Il moto è venuto da dentro, un moto tellurico che non potevo arrestare. Sono tornato a Roma e ho cominciato a scrivere a tutto il mondo…”.
Al richiamo di Enrico hanno risposto in molti, il suo cammino solitario è diventato quello di quaranta e più. Ed è da lì che è partita la prima Lunga Marcia per L’Aquila, era il 30 giugno 2012. Un trekking di solidarietà, da Piazza del Popolo a Roma fino al capoluogo abruzzese, organizzato per percorrere territori, borghi e città dell’Italia centrale con il fine di fare il punto sulla situazione della ricostruzione dell’Aquila e di sensibilizzare partecipanti, territori e comunità. Nel 2016 l’iniziativa è giunta alla sua quinta edizione ed è partita da San Giuliano di Puglia in Molise, in ricordo della scuola elementare del paese il cui crollo nel 2002 causò la morte di 27 bambini e di una maestra.
Nel 2013, sulla scia degli accadimenti del terremoto dell’Emilia, la Lunga Marcia verso L’Aquila partì da Novi di Modena, unendo in una linea ideale i luoghi dei due sismi.
“Presto – continua Enrico – ci siamo resi conto che il nostro apporto si doveva rafforzare portando in evidenza il tema della prevenzione. Occorre un vasto programma di prevenzione e di messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici e privati”.
Basta proclami, incitazioni alle grandi opere. La vera grande opera – recita uno slogan di Movimento Tellurico – sarebbe la messa in sicurezza del territorio. Una priorità emersa ancora di più dopo il recente sisma che ha colpito Lazio, Umbria e Marche.
“Lo slogan ‘ricostruire dove era e com’era’ – sottolinea– non ci sta più bene. Non com’era, ma meglio di com’era. E questo significa avere un piano generale. Serve un programma generazionale che ragioni non in termini di Pil, ma pensi al benessere della popolazione”.
Ed è per questo che nel 2017, grazie anche al contributo di FederTrek, sarà organizzata una grande manifestazione escursionistica che rivendicherà l’esigenza di una nuova pianificazione per tutto il territorio. E non solo. L’idea è quella di fare rete e di trovare controparti politiche che possano trasformare questa esigenza in una legge.

Il passo di Movimento Tellurico è un passo sicuro, saldo, deciso che non trema. Un piede dopo l’altro, il cammino prosegue, pulsa e ha il sapore della lotta, quella per la difesa e per il raggiungimento di un nuovo orizzonte per i nostri territori. “Quella per la prevenzione e contro l’ideologia delle grandi opere fasulle”, precisa Enrico.
Alla luce di una stella che riflette la libertà di uno e di molti, vissuta condividendo i passi di tutti coloro che vogliono il bene di questo Paese.

Mimma Scigliano

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