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Intervento di Casa Memoria sulle difficoltà di gestione dell’ex casa Badalamenti, bene confiscato alla mafia.

 

Sabato 18 Gennaio 2014 a Palermo, presso la facoltà di Giurisprudenza, “Libera – associazioni nomi e numeri contro le mafie” ha organizzato il “1° Forum regionale sui beni confiscati- Le mafie restituiscono il mal tolto”.

A quasi 18 anni dalla 109/46, urge un aggiornamento alla normativa che valorizzando quanto di buono è stato fatto fin’ora consenta un pieno ed effettivo riutilizzo di quell’immenso patrimonio che resta, per difficoltà di vario genere, inutilizzato e dunque sprecato.

Questa giornata è stata organizzata per “ripartire” dando protagonismo alle progettualità di tutte quelle realtà che in Sicilia si occupano direttamente ed indirettamente della gestione sociale dei patrimoni strappati a Cosa Nostra.

All’appuntamento regionale erano presenti, per dibbattere sull’ argomento, le realtà associative cooperativistiche, educative, del terzo settore nonché le realtà produttive, sindacali ed i soggetti istituzionali e professionali coinvolti nei procedimenti di sequestro, confisca, desttinazione, amministrazione e gestione delle strutture strappate alle consorterie mafiose.

All’interno del dibattito, Giovanni Impastato a nome di Casa Memoria, nel suo intervento, ha messo in evidenzia le grandi difficoltà della gestione dell’ ex casa Badalamenti ma allo stesso tempo ha proposto di dare continuità al progetto “Un ponte per la memoria” per definire il famoso percorso dei “Cento passi” e di intraprendere, all’interno dell’immobile confiscato, un nuovo progetto, finanziato sempre dalla Fondazione CON il SUD.{jcomments on}