Oggi ricorre il 37esimo anniversario della strage di Pizzolungo, avvenuta il 2 aprile del 1985, un giorno terribile nel quale Barbara, Giuseppe e Salvatore Asta (una mamma di 30 anni con i suoi due bambini) persero la vita mentre andavano in auto a scuola. Ad ucciderli una bomba della mafia il cui obiettivo era il giudice Carlo Palermo che stava indagando sul traffico di stupefacenti e la criminalità organizzata. Il giudice ed i suoi agenti rimasero feriti (di quelle ferite indelebili che mai potranno essere cancellate), la donna con i suoi figli, che passavano casualmente da lì, morirono.

La nostra vicinanza a Margherita Asta la figlia maggiore di Barbara, all’epoca undicenne, che solo per caso non si trovava in auto, rimasta da sola dopo la morte del padre avvenuta poco tempo dopo, che con grande coraggio continua a portare avanti la memoria dei familiari, chiedendo verità e giustizia.

Questa dolorosa giornata deve farci riflettere sempre di più su quanto sia brutale la mafia che con la violenza e il cinismo di chi non dà valore alla vita umana, è capace di colpire chiunque, anche donne e bambini.