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Qualche giorno fa a Pisa un centinaio di studenti ha interrotto il concerto di Vinicio Capossela che si stava svolgendo nella centrale piazza dei Cavalieri. I giovani hanno rimosso le transenne che delimitavano l’area della platea raggiungendo il palcoscenico e interrompendo la musica. Tre studenti dell’area antagonista sono saliti sul palco ed hanno spiegato al microfono il motivo della loro azione: “Iniziative culturali come questa, in luoghi pubblici non devono essere a beneficio di pochi e a pagamento, ma devono essere gratuite e per tutti”.

 

Il concerto rientrava nel cartellone ‘Numeri primi’, promosso dall’amministrazione Comunale leghista e prodotto da una società privata. La piazza pubblica è stata usata come un palco privato e per ascoltare il noto cantautore bisognava spendere da 32 a 48 euro, che non tutti, soprattutto i giovani hanno a disposizione.

 

L’occasione apre interessanti interrogativi: “può una piazza pubblica essere chiusa ai cittadini ed usata per scopi privati? E’ giusto che i cittadini siano allontanati dal loro principale luogo di aggregazione e che per usufruirne ed ascoltare la musica debbano spendere soldi?”.

Riteniamo le piazze luoghi per tutti, non da mercificare ed utilizzare solo per il divertimento di chi può spendere. Esistono tanti luoghi utilizzabili per realizzare concerti a pagamento, ma non le piazze che sono di tutti i cittadini e le cittadine, non solo di quelli che un’amministrazione sembrerebbe ritenere di serie A, privilegiati rispetto a chi di questi tempi ha difficoltà economiche, ma non per questo meno diritti.

 

E’ giusto che un musicista venga retribuito per la propria attività artistica, ma un’amministrazione dovrebbe assumersi l’onere di spendere i propri soldi per un concerto in piazza aperto a tutti o, nel caso non sia possibile, stabilire un altro luogo per un concerto nel quale si paghi il biglietto.

 

In questi anni, prendendo spunto da quello che Peppino insieme ai suoi compagni e compagne facevano durante l’esperienza del Circolo Musica e Cultura, dove la musica e l’arte erano considerate patrimonio per tutti, dove si promuoveva l’autofinanziamento e un’idea di bene comune, come Casa Memoria abbiamo promosso tanti concerti realizzati nel corso, nella piazza o nell’atrio comunale di Cinisi, gratuiti ed aperti a tutti. Lo abbiamo fatto grazie al contributo di artisti che in nome di Peppino hanno suonato rinunciando al proprio compenso e grazie all’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato (con il supporto di altre associazioni tra cui Musica e Cultura) che tramite l’autofinanziamento ha sostenuto le spese che servono per realizzare un concerto. Per noi la musica è sempre stata uno strumento culturale, educativo e ricreativo da condividere ed espandere e nessuno è mai dovuto restarne escluso, soprattutto chi non poteva permetterselo.

 

Ringraziamo ancora oggi quanti si sono impegnati negli anni nell’organizzazione dei nostri appuntamenti musicali, chi ha partecipato alle raccolte fondi, chi ha dedicato intere giornate con il proprio impegno, ed anche i tanti artisti tra cui Roy Paci, Pippo Pollina, i Modena City Ramblers, i Tetes de Bois, Moffo Schimmenti, Francesco Impastato, Collettivo Musicale 

Peppino Impastato, Daniele Sepe, Carmen Consoli, Alessandro Mannarino, Chiara Effe, Cassandra Raffaele, le Malmaritate, Yo Yo Mundi, Di Martino, Corrado Fortuna, La Rappresentante di lista, Chris Obhei, Picciotto, Angelo Sicurella, Maurizio Capone e tanti altri, che hanno donato la loro musica facendone un bene comune.

 

Evelin Costa

Casa Memoria

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Nelle foto concerto a Cinisi per il 9 Maggio 2019