Come Casa Memoria diamo solidarietà all’Associazione Libera di Cuorgnè (TO) per l’atto vandalico subito il 27 Ottobre in occasione dell’incontro con Giovanni Impastato durante un giro di iniziative in Piemonte. Alla vigilia dell’evento è stata divelta e danneggiata la targa della sede dell’Associazione Libera. Purtroppo non è la prima volta che questo accade in tutta Italia proprio in concomitanza di iniziative organizzate da Casa Memoria con le associazioni del territorio ed in presenza di Giovanni Impastato; avevamo allertato le istituzioni con la speranza di trovare qualche riscontro in merito alle nostre denunce.
Casa Memoria in questo mese è stata impegnata in un giro di incontri in diverse Regioni di Italia: Puglia, Sardegna, Liguria, Lombardia e Piemonte.
Copiamo l’articolo uscito sul Quotidiano Canavese
CUORGNE’ – Vandali contro Libera nel giorno di Giovanni Impastato
28 ottobre 2019 | Ignoti in azione poche ore prima della prevista visita di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, il giornalista ucciso dalla mafia.
CUORGNE – Vandali contro Libera nel giorno di Giovanni Impastato
Vandali in azione, nella notte tra sabato e domenica, ai danni della sede del presidio di Libera in piazza Morgando a Cuorgnè. Ignoti, poche ore prima della prevista visita di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, il giornalista ucciso dalla mafia nel 1978, hanno divelto la targa all’ingresso della sede, gettandola poi a terra. La stessa è stata ritrovata nei parcheggi della piazza dagli agenti della polizia locale. Sull’atto vandalico, messo a segno forse a scopo intimidatorio, sono in corso le indagini dei carabinieri della compagnia di Ivrea.
A darne notizia la biblioteca civica di Rivarolo Canavese che ha organizzato, insieme ad associazioni e istituzioni del territorio, la tre giorni di Impastato in Canavese. «Sarà una coincidenza? Un quadro astrale sfavorevole? Da stanotte (o forse da venerdi notte) è sparita la targa del presidio di Libera Cuorgnè, avvistata al suo posto – con certezza – fino a venerdi pomeriggio. Quando si dice “il caso”: si è “frantumata”, proprio in tempo, per la tre giorni di Giovanni Impastato in Canavese», scrivono dalla biblioteca sulla pagina social (dalla quale è tratta anche la foto).
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