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Si è concluso il lavoro della giuria presieduta dalla fotoreporter Letizia Battaglia, per stabilire i vincitori del “II° Premio fotografico Peppino Impastato – Musica e Cultura”, promosso da Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato in collaborazione con associazione Musica e Cultura, Associazione Photofficine Onlus, Asadin Fotografica e Belice epicentro della memoria viva.

Numerosi anche per questa edizione gli aspiranti fotografi, in alcuni casi giovanissimi, che hanno inviato le loro opere legate al tema “Lotta: conflitti, antagonismi, resistenze”.Il lavoro della giuria è stato molto difficile per la qualità delle opere pervenute e che si sono distinte per creatività e originalità.

La Giuria, presieduta da Letizia Battaglia nel ringraziare tutti i partecipanti per la qualità e l’impegno dimostrati, ha deciso di assegnare il primo premio a 2 giovani autori, Francesco Bellina con “Rojbaş” e Gaetano Massa con:“Close Up i lottatori del rap”, che si sono distinti, in particolar modo, per aver raccontato con personalità e autorialità due storie, testimonianza della possibilità di costruzione dei diritti civili, sociali, politici, di tutela delle minoranze.

                                    

Rojbaş di Francesco Bellina

“Rojbas” nella lingua curda significa “ Buongiorno”. Nel Kurdistan turco però, è vietato parlare parlare in curdo, lingua che non viene insegnata né nelle scuole, né nei campi profughi né altrove. Durante la Festa del Newroz, il popolo curdo si riunisce in una grandissima festa, sventolando bandiere, cantando canzoni popolari e indossando i simboli della lotta per il loro riconoscimento.

La giornata nazionale del Newroz , definita anche ‘’ Capodanno Curdo ‘’, è una festa, con un preciso significato politico e sociale, un ‘’Nuovo Giorno ‘’ di pace e unità del popolo curdo. L’IS si accanisce sui curdi e sulla loro festa di identità nazionale anche per il messaggio che viene dato in termini di liberazione delle donne. Le foto sono state scattate a Urfa, nel Kurdistan turco, durante i festeggiamenti del Newroz, il 20 marzo 2014.” Testo di Francesco Bellina

“Close Up: i lottatori del rap” di Gaetano Massa

I volti e i corpi di ‘Close up’ sono quelli di venti giovani protagonisti della scena rap campana. Vengono da tutta la regione ma soprattutto dalla periferia napoletana.

Tra le mura di un garage illuminato al neon, Gaetano Massa ha ritratto simboli e atteggiamenti che raccontano la ricerca di un’identità comune oltre le singole storie. C’è Giulio, che viene dall’Albania: l’aquila tatuata sul petto gli ricorda le radici. Ora cerca il suo ritmo nel dialetto napoletano. C’è Danilo,“O’ Tre”, dello storico quartiere collinare di Case Puntellate, convertito alla fede musulmana. C’è Krzysztof Wozniak, in arte “Dakta Polakk”, polacco che da 13 anni vive a san Carlo all’Arena. E poi c’è Luca, detto Deszelo. Da qualche anno è entrato nell’esercito, e da allora oscilla tra due vite. Tra poco partirà per l’Afghanistan.

La ricerca di rigore accomuna questi ragazzi dalla vita tutt’altro che ordinata. Sono loro i protagonisti della scena underground campana: provano a incasellare in rime le loro storie dal margine. Più che artisti, sono lottatori. Lottatori del rap.” Testo di Gaetano Massa

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