casa memoria

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Anche nel periodo di ferragosto l’attività di Casa Memoria non si è fermata, tante sono state le visite da ogni parte d’italia e del mondo, ogni incontro è stato per noi un’emozione nuova  che ha gratificato il nostro impegno quotidiano.

Ci scusiamo se qualche volta abbiamo causato qualche piccolo disagio nella gestione delle visite ma come ben sapete siamo  pochi volontari con diverse attività da svolgere in associazione.

Nell’ occasione pubblichiamo uno dei messaggi inviatoci in questi girorni:  

 

Ciao a tutti,

Lo scorso mese finalmente sono riuscito a realizzare un mio desiderio, quello di venire da voi alla casa memoria. Con me c’era mia figlia Giulia di otto anni, alla quale ho cercato di spiegare la vostra storia. L’emozione provata nel fare la conoscenza di Giovanni è indescrivibile, ahimè in quegli anni ero un ragazzino ma rimasi colpito dalla storia di Peppino di vostra mamma Felicia e di Giovanni.

Ho appena finito di leggere il libro resistere a mafiopoli e nel frattempo oltre a questo l’ho spiegato sia a Giulia che a Matilda di quasi cinque anni. È fantastico che la piccola chiami Peppino come se lo conoscesse e come se fosse uno di famiglia…. Emozioni. .. non so il motivo per cui ho voluto scrivervelo ma avevo voglia di farlo.. forse perché pure a me hanno ammazzato il fratello non per mafia ma per rapina. Resta il fatto che nel leggere nel conoscere la vostra storia mi sono detto.. questi si che sono uomini io non so se al posto loro sarei stato in grado di esserlo al pari loro.

Grazie per esistere e x le emozioni. .. Non so chi leggerà questa mail ma se Giovanni dovesse per caso farlo sono quel bergamasco anti-leghista che con Giovanni ha scambiato quattro chiacchiere, ovviamente so che non è possibile il suo ricordo ma il mio sarà sempre indelebile.

Grazie mille, Andrea Breno, Giulia, Matilda e Micaela.

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