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Grande partecipazione di pubblico alla IX edizione della ‘Settimana di incontri e di impegno antimafia’ con Giovanni e Felicia Impastato

Grande successo per la IX edizione della ‘Settimana di incontri e di impegno antimafia’ con Giovanni e Felicia Impastato. La manifestazione promossa dal ‘Centro Culturale Felicia e Peppino Impastato’ di Sanremo ha toccato, questa volta, Genova, Savona, Ceriale, Alassio, per terminare a Cuneo.

La rassegna, iniziata nel 2008 in occasione del trentennale della morte di Peppino Impastato, si propone da molti anni ormai, come un momento di confronto e di analisi, che coinvolge gli studenti delle scuole, ma anche le associazioni impegnate sul tema della legalità, attraverso la programmazione di dibattiti aperti al pubblico con la presenza di giornalisti, studiosi e membri delle istituzioni.

Una settimana ricca di stimoli ed articolata in varie tappe, che consentono ai partecipanti una riflessione sui temi della lotta alla mafia e all’illegalità con un protagonista nazionale dell’Antimafia, Giovanni Impastato, che da 37 anni difende la memoria del fratello Peppino, ucciso dalla mafia nel 1978, e che continua con impegno e sacrificio la sua battaglia di lotta alla mafia e all’illegalità.

Domenica 25 ottobre Giovanni e Felicia Impastato hanno presentato insieme all’autrice sanremese, Simona Della Croce, il libro ‘Io sono Peppino. La Storia che vi racconteranno non è la mia’ Ed.Zem, presso la ‘Casa dei Circoli culture e popoli’ di Ceriale. Grande partecipazione all’incontro durante il quale si è delineata la figura di Peppino, della sua storia, ma anche di come quest’ultima sia stata raccontata o meno dai mezzi di comunicazione e di quanto, in questo processo di affermazione della verità storica, siano stati importanti la famiglia, i compagni e il Centro Siciliano di Documentazione Antimafia di Umberto Santino.

Il libro della giovane autrice sanremese costituisce la prima pubblicazione del progetto “Un libro per Peppino. Le tesi su Peppino Impastato diventano libri”, promosso dal Centro Peppino e Felicia Impastato di Sanremo d’intesa con la casa editrice Zem.

Ogni anno numerosi studenti svolgono ricerche e tesi per il diploma di maturità o di laurea. Quest’attività, che si evidenzia con frequenti richieste di documenti accompagnate da numerose visite a Cinisi, è in costante aumento. Accanto ad alcuni testi che sono stati inviati a Casa Memoria e sono disponibili in archivio, di molti lavori si è persa notizia, nonostante il grande valore delle ricerche svolte e che meriterebbero una più ampia diffusione e pubblicizzazione.

Storia, Memoria e Informazione: sono questi i grandi temi del libro di Simona Della Croce. Peppino è oggi uno dei personaggi simbolo della lotta contro la mafia, ma non è sempre stato così: il libro, ricostruisce le modalità con cui gli organi di stampa hanno raccontato la storia di Impastato in anni in cui non c’era internet e l’informazione non era libera, soffermandosi in modo particolare sulla vera e propria lotta compiuta da mamma Felicia e dal fratello Giovanni. Subito dopo la sua morte Peppino Impastato venne etichettato come ‘terrorista’, appellativo incentivato da un’informazione incapace di fotografare la Storia nella sua verità e non nella sua verosimiglianza.

La pubblicazione per il taglio originale, il linguaggio semplice e gli interessanti spunti per una riflessione sul ruolo dell’informazione è particolarmente adatto ad un utilizzo nelle scuole per incontri o laboratori didattici.

La ‘Settimana di incontri e di impegno antimafia’ si è conclusa martedì 27 ottobre a Cuneo con la partecipazione di Giovanni e Felicia Impastato, insieme a Simona Della Croce alla rassegna ‘Resistenze di oggi’. All’incontro, organizzato dal Centro Culturale Ignazio Vian, ha preso parte anche il Presidente per l’Italia di Reporters sans frontieres, Mimmo Càndito, con il quale è stata raccontata la figura di Peppino Impastato tra Storia e Memoria, attraverso un’importante riflessione sulla situazione dell’informazione nazionale e internazionale. Grande successo in modo particolare per il toccante racconto di Felicia Impastato che ha ricordato la madre di Peppino, simbolo della lotta che la famiglia ha portato avanti fin dai giorni successivi alla sua morte e che, a ventiquattro anni di distanza, è riuscita finalmente ad ottenere giustizia.