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Da Francesco Guccini a Maurice Ravel

Appena un mese dopo dall’intitolazione di una Villa della città di Genova a Peppino Impastato, torniamo in Liguria.
Questa volta partiamo insieme, io e mia moglie Felicia: abbiamo deciso di fare questa esperienza, convinti che vivremo una settimana ricca di confronti, di relazioni umane e di scambi con giovani volti, che ci confermano che il nostro impegno non è vano e che vale la pena continuare la nostra strada.

La prima tappa è il Liceo classico-linguistico “Da Vigo” di Rapallo.
I ragazzi sono molto interessati alla nostra storia e molto emozionati, cosi come gli insegnanti, attivissimi nell’organizzare la giornata.
Incontrare così tanti giovani affettuosamente legati alla figura di Peppino, ci rende felici e ci stupisce ancora, nonostante i tanti volti e le tante storie incrociate in questi anni.

Il tempo di una breve pausa, al gusto di una deliziosa focaccia ligure, e ripartiamo per Sanremo, dove ci aspettano al Club Tenco per intervenire alla Rassegna della canzone d’autore, quest’anno dedicata a Francesco Guccini.
Le lotte, l’entusiasmo, le motivazioni che ci hanno portato a credere e a lottare  per un mondo migliore, le battaglie politiche, sociali, ecologiche, culturali: sono state alla base del mio intervento, che ha cercato di ripercorrere quel lontano periodo storico e di ricordare come tutte queste esperienze fossero portate avanti, soprattutto, per sconfiggere la mafia.
Anche Francesco Guccini è presente, la sua emozione è evidente nel momento in cui parlo di Radio Aut e del Circolo Musica e Cultura, del nostro lavoro legato alla musica di quel tempo e anche alle sue canzoni, che facevamo ascoltare in radio.
Quest’anno la partecipazione di Casa Memoria al Premio Tenco è attiva e coinvolgente, grazie alla collaborazione con il Centro Impastato di Sanremo.

Domenica 25 ottobre siamo a Ceriale, presso la Casa dei Circoli culture e popoli, per presentare la tesi di laurea diventata libro di Simona Della Croce, “Io sono Peppino. La storia che vi racconterò non è la mia”, presentata anche a Cinsi lo scorso 9 maggio.

Il giorno dopo è la volta di due scuole, il Liceo Giordano Bruno di Albenga e l’Istituto Don Bosco di Alassio. Ed è ancora emozione e scambio. Nei nostri itinerari non mancano mai le mattinate insieme ai ragazzi, entrare nelle scuole è importante, così come è fondamentale l’educazione alla legalità nei confronti dei giovani, nostra speranza non solo per il futuro, ma anche per il presente, che ha bisogno di venti freschi e liberi. In questo crediamo molto.

La “Settimana di incontri e di impegno antimafia”, nella quale siamo stati coinvolti, si conclude il 27 ottobre, in Piemonte, a Cuneo, prima in provincia, a Fossano, con l’incontro nella scuola superiore “G. Vallauri” e, poi, con la manifestazione molto partecipata “Resistenze di Oggi” organizzata da Centro culturale Ignazio Vian. Il 28 ottobre è sveglia all’alba, lasciamo i territori che, in questi giorni, ci hanno riempito il cuore di umanità e di speranza, alla volta di Milano. E’ lì che si concluderà il nostro viaggio con la giornata “In ricordo di Peppino Impastato”, organizzata dall’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli.
Al Teatro Dal Verme possiamo ammirare i lavori realizzati dagli studenti di Milano su Peppino. E’ veramente impressionante cosa riescono a produrre le giovani menti affezionate a Peppino.
Il pomeriggio, all’università Bocconi, è una kermesse di personaggi illustri: Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio Ambrosoli, Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, e Andrea Sironi, rettore della Bocconi.
La giornata si conclude con un incontro dibattito su Peppino “Il coraggio della Verità”, dove intervengo a fianco di Ambrosoli e del filosofo Salvatore Natoli. Il dibattito è condotto da Ferruccio De Bortoli, ex direttore de Il Corriere Della Sera.

Il nostro viaggio ha avuto una compagna eccezionale come la musica, un veicolo importante per trasmettere temi attuali e civili, come Peppino ci ha insegnato.
Neanche a farlo a posta, il tutto finisce con un grande concerto, sempre dedicato a Peppino, sulla musica di Joseph Maurice Ravel, diretto dal maestro Stefano Montanari e trasmesso in diretta su Radio 3.

Anche adesso che siamo tornati, ci sembra di sentire le note. Queste note che si diffondono nell’aria, così come le idee e il messaggio di Peppino. Un messaggio alla ricerca della verità. Tornando a casa ci rendiamo conto quanta attenzione e quanto affetto nei nostri confronti e della nostra storia siamo riusciti a raccogliere in tutti questi anni, grazie al lavoro della nostra Associazione. Un impegno che ha cercato di raggiungere un pubblico sempre più numeroso e vario, senza perdere mai la coerenza e mantenendo un grande rispetto per la figura di Peppino Impastato.

Giovanni e Felicia Impastato