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Giovanni Impastato

Possiamo affermare che il 2021 è stato un anno molto interessante sotto molti aspetti, anche tenendo in considerazione le grandi difficoltà che ci ha provocato il Covid. Casa Memoria è stata sempre presente ed attiva, come al solito. Non ci siamo fermati un attimo cogliendo tutte le occasioni per continuare a dare vita al nostro impegno, lavorando tanto su progetti molto importanti.

All’ex casa del boss Tano Badalamenti, confiscata ed affidata da un bel po’ di tempo a noi che la  gestiamo insieme al Comune di Cinisi, a febbraio di quest’anno si è aggiunto un altro bene, sempre tolto alla famiglia Badalamenti, il “famoso Caseggiato della discordia” che poi è stato chiamato “Casa Felicia”, quell’immobile che il figlio di Don Tano pretendeva gli venisse restituito, per un presunto errore catastale, al punto da recarsi sul luogo, rompere le serrature usando il solito metodo mafioso. Qualche giorno dopo Leonardo Badalamenti fu arrestato dalla DIA per altri motivi, con un mandato di cattura internazionale.

Alcune importanti novità hanno riguardato anche il Casolare dove è stato ucciso Peppino, dopo una lunga battaglia è stato espropriato, oggi è proprietà della Regione, cercheremo di impegnarci per poter avere l’affidamento.

Quest’anno si è consolidato sempre di più il passaggio del testimone con un bel gruppo di giovani, soprattutto giovani donne, che lavorano in maniera seria ed impeccabile e con rigorosa puntualità. Sono molto sorpreso ed estremamente soddisfatto nel rendermi conto che ormai il mio ruolo è diverso, Casa Memoria continua a crescere con la freschezza delle idee e con i metodi legati alla realtà attuale in riferimento al libero pensiero di Peppino con un linguaggio nuovo ed espressivo che si lega al nostro contesto. Una storia senza fine che va raccontata giorno dopo giorno, le immagini di un’esistenza che confermano il coraggio della verità, quella verità che Felicia, mia madre, è riuscita ad ottenere con la voglia di crederci.

Siamo andati avanti dal punto di vista organizzativo. La libreria in collaborazione con la Casa Editrice Navarra ha funzionato bene. Allo stesso modo la nostra esperienza editoriale è stata straordinaria con la pubblicazione di alcuni libri che hanno avuto un grande successo, in particolare “Il coraggio della memoria” che ha avuto una diffusione nazionale. Non è stato smarrito il contatto con gli artisti, sono stato addirittura coinvolto nelle riprese del film “Il solito Pranzo” scritto da Aldo Rapè e diretto da Andrea Valentino. Ho recitato con il piccolo Pietro Titone, impegnato a Casa Memoria e con Radio Aut Young. Quest’anno alcuni musicisti che sono stati presenti durante i passati 9 Maggio a Cinisi hanno partecipato a Sanremo, Roy Paci, La Rappresentante di Lista, Di Martino (con Colapesce). Abbiamo assegnato il Premio Musica e Cultura ad Alessio Lega e Melino Imparato, con la presenza di Claudia Pinelli. Ci siamo dedicati allo studio e contemporaneamente a formare giovani, sia ragazzi, a partire dalla bravissima volontaria del Servizio Civile, ma anche bambini dagli 8 agli 12 anni. L’impegno culturale è stato fondamentale, ha prevalso sulla nostra attività, non trascurando tuttavia le battaglie politiche e sociali a sostegno dei diritti umani, cercando di elaborare analisi, mettendo, ad esempio, in discussione la retorica della Legalità che, in maniera sbagliata, è stata concepita come rispetto delle leggi, che spesse volte non tengono conto della dignità umana, come nel caso dei decreti sicurezza. La presenza giornaliera e la costanza nell’elaborare Progetti diretti al sostegno ai giovani del territorio, ci ha dato la possibilità di sostenerci e di rendere sempre più accogliente Casa Memoria con un allestimento mirato a suscitare delle autentiche e profonde emozioni.

Siamo stati disponibili e lo saremo ancora a costruire un vero progetto politico Antifascista e Antineoliberista sostenendo quelle realtà che vengono annullate e calpestate come il percorso di Mimmo Lucano a Riace (che è stato presente anche alla nostra iniziativa del 7 dicembre in ricordo di mia madre, dedicata anche a Becky Moses, morta nell’incendio della baraccopoli di San Ferdinando), le lotte dei movimenti che resistono nei propri territori dai NoTav ai NOmuos, le battaglie a sostegno di Giulio Regeni e Patrik Zaki per la giustizia e per la verità (siamo stati invitati e sono intervenuto all’iniziativa di Genova “Insieme per Giulio”) e soprattutto contro il Leghismo e il Razzismo, pericoli evidenti per la nostra democrazia. Siamo stati presenti all’Assemblea nazionale di FuoriMercato Autogestione in movimento con persone che da tutta Italia portano avanti pratiche per il bene comune, insieme a questa realtà siamo stati attivi e presenti anche quando è avvenuto il terribile incendio nel ghetto di Campobello di Mazara dove ha perso la vita un giovane bracciante, Omar Baldeh. Ad ottobre Casa Memoria ha ospitato due delegazioni provenienti dal Messico, composte da esponenti del Consiglio nazionale Indigeno e del movimento zapatista che partecipavano ad una gira organizzata in tutta Europa, un momento di grande impatto emotivo e formativo. Insieme ad altre realtà antifasciste, a partire dalla CGIL (colpita da un assalto da parte di gruppi neofascisti nella sede nazionale di Roma) siamo stati promotori di un presidio a Trappeto per richiedere la chiusura della sede locale di Forza Nuova e dire “Mai più fascismi”. Tutto questo lo facciamo giornalmente, coerentemente con le idee e il coraggio di Peppino e Felicia con migliaia di giovani studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, lavoratori di ogni genere, con persone del mondo culturale, dell’associazionismo, dello sport e della comunicazione.

Siamo molto contenti della mostra digitale da poco inaugurata al No mafia Memorial, che sperimenta un nuovo linguaggio. Importante anche la pubblicazione di Umberto Santino, La memoria e il progetto, che ricostruisce tutta la vicenda che va dalla nascita del Centro Impastato a quella del No Mafia Memorial. Continuiamo il percorso comune con il Centro e con l’associazione dei compagni di Peppino, nel nome di Peppino e Felicia e di tutti coloro che si sono battuti contro le mafie.

Il coordinamento Nazionale di Casa Memoria è presente in ogni regione del nostro Paese con la funzione e con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’Antimafia, della Giustizia Sociale, con il tentativo di contrastare la retorica della legalità, molto pericolosa che si presta al congelamento delle vere idee di disobbedienza civile contro un sistema politico corrotto che tante volte decide quali leggi approvare o approvarsi. Non ci siamo mai definiti “Paladini della Legalità” e non accetteremo mai questo ridicolo appellativo legato alla cultura del volgare giustizialismo nel quale molti hanno fatto le loro fortune.

Con grande coraggio, con il rischio di essere considerati sovversivi, però continueremo sempre a sostenere con chiarezza che non possiamo mai avere nessun rispetto per quelle persone che non meritano di rappresentare le nostre Istituzioni. Abbiamo, allo stesso tempo, avuto sempre le idee chiare e un profondo rispetto per le Istituzioni nate dalla resistenza Antifascista, ispirate ai valori della nostra Costituzione. Non a caso anche quest’anno sono passate da Casa Memoria tante personalità del mondo della politica, della magistratura, prefettura, a partire dal Presidente della Camera Roberto Fico.  

Anche quest’anno ci hanno attribuito grandi riconoscimenti, dall’intitolazione di Vie, Piazze e Biblioteche a Felicia e Peppino.  Ho partecipato con grande emozione a tutte queste cerimonie che mi hanno arricchito tantissimo, per non parlare della presentazione dei miei libri: “Mio Fratello” e “Il Coraggio della Memoria”. Dal 6 Giugno ad oggi siamo riusciti a superare le 100 presentazioni in 16 Regioni del nostro paese con un grande successo di pubblico. Luisa Impastato, mia figlia, ma soprattutto determinatissima e appassionata Presidente di Casa Memoria, ha ricevuto il prestigioso Premio dedicato a Francesca Serio dal Circolo Socialista Nebroideo indipendente, un grandissimo orgoglio per tutti noi. Purtroppo il 9 Maggio quest’anno non abbiamo potuto organizzare un corteo a Cinisi, ripiegando su presidi diffusi a livello Nazionale, per non perdere i contatti con le nostre realtà, grande è stato l’affetto ricevuto, più di 130 realtà hanno partecipato. Il prossimo 9 Maggio sarà diverso e ci stiamo preparando ad organizzare una grande manifestazione Nazionale a Cinisi.

Giovanni Impastato