Lorenzo Parelli morto di alternanza scuola lavoro
Lorenzo Parelli morto di alternanza scuola lavoro

Alcuni giorni fa è morto Lorenzo Parelli, aveva diciotto anni ed è stato travolto da una putrella in acciaio mentre svolgeva l’alternanza scuola lavoro (PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) in una fabbrica, la Burimec di Lauzacco di Pavia, in provincia di Udine. Il dramma inaccettabile che ha colpito questo ragazzo e i suoi familiari rientra in quella che può essere considerata una vera strage di lavoratori e lavoratrici uccisi da un sistema (liberista e capitalista) per il quale la vita umana conta meno del profitto e la sicurezza è considerata secondaria, perché prevalgono gli interessi economici. Lorenzo era un giovane studente, avrebbe dovuto studiare e formarsi, ma sappiamo che l’alternanza scuola lavoro è in molti casi un modo per avere manodopera a costo zero, i ragazzi svolgono attività lavorative in condizioni pericolose e di sfruttamento, scattano anche quei meccanismi per i quali gli studenti/lavoratori si trovano impossibilitati a contestare o rivendicare i propri diritti, spinti dalla promessa (spesso falsa) di ottenere un posto di lavoro, con le tipiche modalità del ricatto, intrinseche al precariato.

Chiediamo verità e giustizia per Lorenzo e per chi ha subito lo stesso dramma. Chiediamo sicurezza nei luoghi di lavoro, per dire basta alla strage quotidiana che colpisce i lavoratori. Chiediamo che al centro della nostra società ci sia la cura e il rispetto degli esseri umani e non il profitto. Chiediamo che la scuola resti un luogo di formazione e crescita umana e culturale, non l’ambito in cui si venga addestrati ad essere sfruttati e considerati come merce. Chiediamo che la scuola formi esseri liberi e pensanti, capaci di sviluppare una coscienza critica ed una consapevolezza di sé e del mondo, per costruire una società migliore.

Ogni giorno incontriamo ragazzi e ragazze insieme a tanti bravissimi insegnanti, crediamo sia importante raccontare ancora oggi la storia di Peppino Impastato, un giovane che disse no alla mafia, all’oppressione, allo sfruttamento, che lottò in difesa dei lavoratori edili e dei contadini, per i diritti e per il rispetto della dignità umana. Il nostro impegno quotidiano è rivolto a tutti ed in particolare alle giovani generazioni, affinché l’esempio di Peppino continui a vivere.

Casa Memoria Impastato