Siamo molto dispiaciuti e preoccupati per quello che in questi giorni ha subito il giornalista Salvo Palazzolo. Un attacco alla libertà di informazione con la perquisizione decisa da parte della Procura di Catania e con il sequestro del cellulare e del pc portatile.
L’accusa rivoltagli è quella di rivelazione di notizie, quindi l’aver svolto il suo dovere di giornalista in seguito ad un articolo sulla questione del depistaggio riguardante la strage nella quale vennero uccisi il Giudice Borsellino e la sua scorta.
In un articolo scritto nel Marzo 2018 Palazzolo da atto della chiusura dell’indagine sui poliziotti accusati di avere creato ad arte il pentito Vincenzo Scarantino, per coprire responsabilità a livello istituzionale.
Purtroppo questo è un momento particolarmente difficile per quei giornalisti che come Palazzolo sono impegnati in una battaglia di civiltà e di democrazia per una libera informazione, sempre alla ricerca della verità.
Noi come famiglia Impastato e come Casa Memoria gli siamo vicini e solidali per il lavoro e l’impegno che ha portato avanti. Salvo Palazzolo è sempre stato puntuale e preciso nel trattare dal punto di vista giornalistico le nostre vicende riguardo alla storia di Peppino.
Casa Memoria Impastato